martedì 18 ottobre 2011

A volte ritornano...

Lo so: faccio schifo...!
Un mese e mezzo di buio e silenzio assoluto.
Vabbè, lo so: non è che vi stavate strappando i capelli per questo, ma è comunque una pessima figura...!

Non sono tornata qui nemmeno per raccontare qualche cosa di particolarmente significante (il mio cervello sta momentaneamente facendo aggiornamenti, quindi se mi guardate bene da vicino, vedrete nelle mie pupille la barra di riempimento e la percentuale di dati scaricati.... cioè sono completamente ko!), ma solo per scusarmi per la lunga assenza ingiustificata.
Devo ammettere che non è un gran periodo: il pupo ha cominciato l'asilo e la tata sta facendo la crisi!...
Ma vi rendete conto? Lui va tranquillo, lei da di matto!
E io pure...
Ometto di dirvi che dormiamo una notte sì e tre no, per evitare il panico in chi cominciava a farsi un'idea di figliare...

Ma sono qui! Con un Polase di fianco perchè mi sento una panna cotta nella quale la colla di pesce non ha tirato bene... vedi una squagliarella... e un caffè tostatura forte, per far fronte alle palpebre auto-sigillanti...

Tornerò, una di queste sere per narrarvi le epiche vicende della famiglia, intanto vado ad accendere un brucia essenze con l'olio di lavanda... ho letto che è RILASSANTE e favorisce la NANNA DEI PUPI!!!!!

... me ne servirebbe un bancale qui!!!

sabato 3 settembre 2011

Le tette sensibili (…d’animo, intendo…)

Ok, direte che sono pazza… e probabilmente è vero.
Ah, anche se non avete figli questo post  potrebbe aiutarvi in futuro.

Girovagando qua e là nel web mi sono imbattuta diverse volte in racconti di varia natura sull’allattamento.
Alle non ancora mamme, nell’insieme, il quadro può sembrare piuttosto confuso, nel dettaglio è, invece, ben distinto.
Ci sono due tipologie di neo mamme (e alcune mica tanto neo…):
quelle che “la tetta proprio no” e quelle che “la tetta assolutamente sì, ovunque ed in eterno”.

Io francamente (e te pareva!) non mi ci ritrovo in nessuna delle due…
In questo momento, fondo ufficialmente il  gruppo di quelle con le tette commosse… o sensibili… o permalose, vedete (o vedrete) voi a che sottogruppo appartengono (o apparterranno) le vostre.
Perché mica tutte o non hanno un filo di latte o, al contrario ne hanno da rivendere: c’è anche chi, come me, lo ha in base all’umore.

Sembra una barzelletta.

Ora: voi che le tette le usate per tutto, fuorchè per alimentare un saccottino di ciccia auto lievitante, pensate (illuse!) che le suddette siano semplicemente un ornamento più o meno vistoso e ballonzolante.
Neanche vi immaginate lontanamente in che cosa si trasformeranno poi.
Nemmeno immaginate che prenderanno tutt’altro significato per voi nel momento stesso in cui incontreranno la… prolattinaaa.  (Va letta con una certa enfasi, tipo film dell’orrore)
Per ora vi limitate ad usarle per affascinare maschi adoranti: ma, un giorno, avranno lo scopo di produzione/immagazzinaggio/distribuzione.
 Punto.

Non vi apparterranno più.  Per parecchio tempo sarà un nanerozzolo paffuto ad averne il monopolio.
E non è una questione di taglie. Ve lo assicuro.
Chi mi conosce sa che madre natura in quel settore, con me, è stata proprio scarsetta.
Inoltre, a tutte, durante la gravidanza vengono due zuppe così: a me no. Le mie zizze se ne son fregate fino a che la prolattina non si è presa la briga di andare di persona a svegliarle dal sonno semi-eterno in cui sono perennemente sprofondate.

Allora mi son trovata con una quinta.

Non sperate sia una figata pazzesca.
Preparatevi al peggio.
Due cisterne enormi.
E qualcuna penserà: “Ah, ma io ce le ho sempre così!!”
Illusa.
Perché non saranno più sexy, bensì, diventeranno due dirigibili bollenti che ti faranno sudare come un cammello e saranno dure come il cemento e pesanti altrettanto.

Oppure, al contrario (e qui, quelle già abbondanti di natura non si sentano assolutamente escluse), potreste non averne un goccio.

Se siete del secondo gruppo, non datevi pena. I bimbi crescono comunque da dio e non vi ameranno di meno. Garantito. Sarete delle ottime madri e loro vi adoreranno comunque.

Ma se fate parte del primo gruppo, potreste avere un legame con le vostre zizze, molto, molto più stretto.
Potrebbero diventare lo specchio del vostro stato d’animo.
A me è successo.

Già, perché se la sottoscritta bisticciava con il maritozzo ecco che: Pum! Improvvisamente si trovava con le sopradescritte secche come la savana… oppure, al contrario, se passavo una giornata serena e pacifica, ecco che zampillavano manco fossero la sorgente del Po!
Da non credere.
Non bastavo io con gli ormoni a picco: no! C’erano pure loro a sottolineare le giornate di merda!
Ed ecco che:

  • Ho faticato a ripulire casa e sono sfiancata come uno straccio?

         Zac!
        Arsura.
  • Sono felice perché questa sera il pupo è tranquillo e andiamo fuori a cena così posso mettermi quel bel vestitino scollato che per la prima volta riempirò anche sul davanti?

         Zac!
         La serenità da latte, quindi: abbondanza a non finire!! Con conseguenti dolori (evviva il tira latte!) e
         zampilli non richiesti che mi facevano una favolosa e sexy chiazza scura di latte sul tuo bel vestito nuovo.

  • Il pupo ha scacazzato come una fiumana insozzandosi pure i capelli, ha fame e strilla, tu sei in condizioni pietose e in quel momento ti suonano al campanello visite non annunciate (tipo suocera che vuole ASSOLUTAMENTE vedere il SUO nipotino -che poi è suo solo quando dorme o fa i sorrisini, per il resto delle volte sei TU sua madre e te lo tieni-)?

         Zac!
         Deserto del Gobi.

Senza pietà le mie tette si impermalosivano per qualsiasi boiata: ogni scusa andava bene per girarsi dall’altra parte e chiudere temporaneamente i battenti. Oppure per mettermi in imbarazzo con ultra-produzioni fuori luogo.
Voi non ci crederete, ma nonostante tutto ho allattato 11 mesi. E il mio latte era atomico, visto la crescita paurosa dei pupi.
Poi ho deciso che era arrivato il momento di salutarci. Non ci sono stati drammi, se ne sono andate senza grossi patemi. Le ho congedate educatamente e le ho ringraziate per i servizio (scadente, per certi versi!).

E loro se ne sono andate.
Ma, avendo un caratteraccio, si sono biecamente vendicate. Mi hanno lasciato in ricordo delle miiiicro tette… pure con il muso lungo…!
 O___O

Malefiche tette permalose.




giovedì 1 settembre 2011

Il mare un mese dopo.

Mi ero ripromessa di raccontarvi del mare ed invece non l'ho più fatto (il caldo dei giorni scorsi mi ha messa ko!), quindi approfitterò della pioggerellina di oggi per rendervi partecipi delle nostre vacanze!


Un commento ad un precedente post mi aveva fatta pensare un po'... i miei timori sulla reazione da spiaggia della pupa erano stati smorzati da un pratico e saggio: "non hai vagliato l'opzione Le farà schifo la sabbia e resterà ferma sul telo mare?"...
mmm... ero vagamente scettica su questa possibilità... infatti avevo ragione...


La pupa si è perdutamente innamorata dei flutti e, panzuta sirenetta, ha deciso che quello era il suo nuovo elemento! Non vi dico le innumerevoli volte che il paziente paparino l'ha recuperata dal fondale adriatico per riportarla all'aria più esaltata di prima...
Arrivavamo in spiaggia e tac! Questa manco si fermava, ciabatte e vestiti ancora su e si calamitava in acqua!


Tutt'altra storia per il pupo.


Lui odia l'acqua di mare.


Armati di coccodrillo gigante gonfiabile abbiamo in tutti i modi tentato di tirarlo in acqua, ma nulla: lui voleva stare sotto terra.
Buchi. 
Buchi.
Buchi.
Abbiamo ridotto la zona ombrellone come una trincea.
E lui dentro fino al collo.
Oh, quella sì che era vita! Mai visto tanto felice.


Quindi, abbiamo tirato le somme e ci siamo trovati in famiglia un'orata ed una talpa.


Buchi ed onde.


Io a tener d'occhio il nano di Moria (presente il Signore degli anelli?), il maritozzo a salvare Ariel dal quasi annegamento.
Risultato? 
Io bianca come una burrata, lui pieno d'eritema...!


Da questo la decisione: in spiaggia solo dalle 15.30 alle 18.
E qualcuno mi disse: "ma cheppalle!!!"


E io gli dissi: "ma che sei fuori?!?"


Oh, già, perchè, ve lo giuro, ho passato una settimana favolosa.
Tutte le mattine colazione al bar (un posticino che è un'incanto), poi passeggiata in centro tra spritz e negozi. Pranzo a caso (dove ci andava, al ristorante, a casa: libera scelta dettata dal momento), poi nanna dei tati.
Spiaggia, cena (sempre a caso), passeggiata e cocktail sul lungomare.
Ovviamente sempre con i pupi, che non ho mica la baby sitter al seguito io!


Questo è il posticino!




Oh sì, ragazzi: ci siamo proprio divertiti: alla faccia di chi pensava che soli con due bimbi sotto i tre anni ci saremmo esauriti!!
Abbiamo fatto, tutti e quattro, quello che più ci piaceva in assoluta libertà, e il risultato è stato stupefacente, oltre ogni aspettativa!


Troppo ottimista?
Risulto stucchevole?
Ecchissenefrega!!!!
Perchè è tutto vero: noi ce la siamo proprio passata alla grande! Uauuuuu!!!!!!!!! ^___^
















mercoledì 17 agosto 2011

Il Trentino, le cacche di mucca e le... vespe!!!

Oh, ragazzi! Oggi siamo stati su al Passo Rolle!
Oh che meraviglia quel posto!!
Era da prima che nascessero i pupi che non ci andavamo... magico!

Unico neo? Non siamo stati gli unici ad avere l'idea del Rolle e limitrofi: in ogni buco dove guardavamo c'erano selve di gente parcheggiata/accalcata che si strafogava di panini mortadellosi (e come dargli torto?!)... quindi abbiamo girato per un pezzo tentando di trovare uno straccio di panchina su cui piazzare la tonnellata di cibo racimolata da mia mamma e da mia zia...
non scherzo... tra la più classica mortadella e il più sofisticato prosciutto cotto "alla brace" si sono piazzati: pasta fredda; cavolo cappuccio; sfilacci di cavallo; affettati vari; formaggi; sottaceti; caprese; kinder fetta al latte (???); 6 mini strudel; frutta fresca a bancali... e altro che ora la mia mente ha rimosso!!!
Ci sarebbe stato pure il caffè... se la zia alla partenza non avesse scambiato il fornelletto da campo con... la lampada da campeggio!!! :)

Alla fine ci siamo piazzati sulla cima di una collinetta proprio sotto le pale di San Martino, e tra un assaggio e l'altro ci siamo goduti il fresco, lo spettacolo del panorama... e ci siam presi tutti un'insolazione!!!!! 'Sta sera al ritrovo serale (dovevamo pure finirlo tutto quel ben di Dio, no?!) facevamo luce da quanto eravamo rossi!

Comunque la collinetta è stata un dono del cielo: ci ha dato ristoro e spazio a volontà!... Ovviamente la tata ha tentato in tutti i modi di atterrare di faccia sulla provvidenziale cacca di mucca, messa lì proprio per parare eventuali urti con il suolo (ma perchè i miei figli sono così attratti dai "regalini" del regno animale??!!)... fortunatamente non è riuscita nell'impresa e siamo, quindi, riusciti a portarla a casa solo con un polpaccio infilato in una fanghiglia sospetta (ma non puzzava, quindi, credo si trattasse di vera terra!)...

Il pupo, invece, (e non solo lui, per la verità) è stato tormentato tutto il giorno dalle vespe... oh, gente: una disperazione! Mai viste tante vespe incattivite in giro, in vita mia! Non potevi sederti che ti piombavano addosso una decina di quelle bestiacce pazzoidi!!!! Giuro: dall'altipiano di Pinè fino a Fiera di Primiero: tutti che ti dicevano che quest'anno sono invasi dalle suddette! Ovviamente il pupo, che è già terrorizzato di suo dalle mosche, era completamente in paranoia! Poverino!

Ah, se dovesse servirvi (ce l'ha insegnato oggi il tizio di un bar) e per chi non lo sapesse già, ovviamente, se vi capita di aver vespe che vi demoliscono l'anima, prendete un bel piattino di polvere di caffè e dategli fuoco: dopo che si è diffuso il fumo nell'aria le carogne alate vi staranno ben alla larga! ;)
Vedi 'mo che non si è mai finito d'imparare?!



lunedì 15 agosto 2011

Arieccomi... e le vacanze!

Giorno buono a tutti!... O meglio dovrei dire: sera buona!... vista l'ora...
Bene, bene, mi son decisa a tornare qui per una breve capatina di metà vacanze (quando il maritozzo è in ferie lo siamo tutti!!!).

Sono settimane pienotte, ma divertenti, lo ammetto.
Prima il mare (prometto post sulla prova spiaggia dei pupi...), poi il "restauro" del salotto (che ci volete fare, ci stava!) e ora le giornate improvvisate: oggi cena a base di pizza e dolci con tutto il parentame, domani shopping pro-salotto (devo pur completarlo, no?!), dopodomani mega giornata in Trentino con tutti i parenti scemi che mi ritrovo (senza offendere nessuno e loro sanno perchè dico così ;)) ! Poi cena a sorpresa con i miei (e, ovviamente con tutta la mia ciurma) e poi chi "vivrà vedrà"...!!

Eddai: le vacanze son vacanze!!! Godiamocele!!!

Lo ammetto, però: questo angolino mi mancava...

Adesso vi saluto, ma prometto di tornare prestissimo!
Buon proseguimento! ;)



martedì 26 luglio 2011

Quelle che... ma farti gli affaracci tuoi, mai, eh??

Una mia amica (che deve averne veramente le scatole piene) mi ricordava, proprio l'altro giorno il fastidioso periodo che tuuuuutte le ragazze si trovano ad affrontare, il tempo del: "quand'è che ti sposi? Quand'è che fai un figlio? Quand'è che ti sistemi?... Quand'è che ti farai i cavoli tuoi????!!!!"

Oh, sì, alzi la mano quella a cui non è mai successo.
Dalla suocera, alla zia, alla vicina di casa del 1984, tutte, ma proprio tutte che vengono a far i conti a te!
Il problema è che ogni volta che depenni una voce  dalla lista delle cose da fare, ecco che ti  fanno notare che non hai ancora fatto le altre!

Esempio indelebile nella mia mente: mia suocera.
Decidiamo di andare a convivere. Parte la solfa: "perchè non vi sposate? Era meglio se vi sposavate. Perchè non vi sposate e mi fate un nipotino?..."
E via così per quattro anni...
Dopo quattro anni ci sposiamo: "E un nipotino? E un nipotino? E un nipotino? Tanto non avete nessuna intenzione di farlo, eh, lo so"...
Tre mesi dopo: diamo l'annuncio del primo nipotino in arrivo con incredulità generale (nessuno se lo aspettava, in effetti! Tiè!).
Poco dopo ritorna all'attacco.
Il pupo ha pochi mesi e come TUTTI i neonati sdentati dell'universo: SBAVA....
Nuova cantilena: "El fa i spuaceti, el ciama i fradeeti..." (Trad. per i non veneti: "fa gli sputacchini e chiama i fratellini).
Filastrocca che non nasconde minimamente la voglia di un secondo nipote, ma è detta giusto perchè, nell'immaginario comune, non si sa perchè, tutte le donne devono avere due figli. Quindi, rompiamo le balle ad una neomamma che le ha già stra piene di suo!
Pensate che quando abbiamo annunciato che era in arrivo il secondo figlio, robe che le viene un colpo! Della serie: e adesso come fate? E adesso come vi organizzate? E adesso il piccolino? Ha solo sette mesi! Quando nasce l'altro è troppo piccolo!!!
E via così per i mesi successivi.

Questo per far capire che, in realtà, non sono veri e propri desideri, ma solo la voglia di spaccar l'anima!

E questa è una suocera... il peggio dei peggio è quando a demolire l'anima ci si mette una "quasi sconosciuta".

Anche perchè, pensateci, ma che gliene importa alla panettiera se voi non siete ancora sposate?
O che gli interessa alla mamma del vostro ex compagno d'asilo se avete o no fatto un figlio???
C'è, forse, un'età stabilita oltre alla quale DOBBIAMO tassativamente far 'ste cose??
E se io avessi scelto di sposarmi a settant'anni e di non aver figli? Non siamo ancora in un paese libero?
Eppure ti fanno sentire così: fuori posto ed in qualche modo sbagliate.
Le più insistenti ti fanno la conta degli ovuli che ti restano per procreare...
E poi, chiedo: ma che ne sai del perchè non faccio un figlio?
Metti che ho una cisti ovarica grossa così e non riesco a prendermi incinta, mica te lo vengo a dire, brutta strega impicciona! Non sta scritto da nessuna parte che devo spiegarti il perchè non faccio un figlio!
Sono pure affaracci miei, o no????

No.

Perchè l'amica di tua zia che lavorava con lei nel '75 vuole saperlo, e se non te lo chiede, comunque te lo fa notare e magari ti rimbecca anche che sua figlia ne ha già 3, di figli, sicuramente bellissimi, intelligentissimi, buonissimi: insomma, con tutti gli "issmi" possibili... e alla fine, quando te la stai per scollare di dosso, quando finalmente hai ridotto il discorso al lumicino e senti la libertà che ti sfiora, ecco che lei ti saluta con un diabolico: "Dai, va là, datti da fare che gli anni passano!", e questo ti s'incolla addosso e ti lascia quella fastidiosa sensazione di essere rimasta in mutande sul marciapiede...
Perchè, per carità di dio, tutti abbiamo le nostre idee, ma teniamocele per noi! Cosa serve essere sempre così diretti e spiattellare sul muso degli altri il proprio personalissimo pensiero?

Arrendiamoci, tanto è una causa persa in partenza: qualunque cosa fai, ne potevi fare anche un'altra, quindi, tanto vale fare quello che ci pare e foderarci le orecchie di spesso cotone, stampandoci in faccia una bella espressione di circostanza, oppure.... dovremmo trovare il coraggio di essere altrettanto velenose...
ma poi si rischia la rissa dal panettiere... e non è mai una bella cosa!





 

venerdì 22 luglio 2011

Citazione stupenda

"Dite: è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete: bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi. allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.

J. KORCZACK


11 mesi fa preparavo gli inviti per il compleanno del pupo e dietro alla sua faccetta buffa ho scritto questa citazione di J. KORCZACK. 
A me ha incantato, gli invitati ne sono rimasti commossi. 
Voglio condividerla con voi, perchè ogni giorno è sotto i miei occhi e mi illumina la giornata!